Carenza di infermieri, medici e operatori socio sanitari all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. Numerosi gli accessi al Pronto Soccorso e di conseguenza aumenta la pressione sul servizio di emergenza-urgenza. E’ la denuncia che arriva da chi tutti i giorni vive questa situazione, prestando servizio nell’ospedale cittadino.
Nei giorni scorsi a mettere nero su bianco la criticità era stato lo stesso ospedale attraverso una nota. “Siamo certamente dispiaciuti per le lunghe attese che i cittadini devono talvolta affrontare e l’impegno perché tali disagi siano contenuti è massimo ma al Pronto Soccorso la precedenza spetta sempre al paziente più grave. I servizi di emergenza-urgenza soffrono da anni una carenza di professionisti, aggravata ulteriormente dall’emergenza pandemica. I posti disponibili nelle scuole di specializzazione per la Medicina di emergenza-urgenza sono più numerosi dei giovani laureati che vi si iscrivono, il che significa che i medici di Pronto Soccorso sono sempre più rari”. Per questo l’Azienda Socio sanitaria territoriale ha avviato una riorganizzazione sperimentale per sostenere il Pronto Soccorso. Al momento il nuovo assetto è previsto soltanto per l’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù.
Sulla carenza di personale Infermieristico è intervenuta anche l’amministrazione canturina supportando progetti “interessati nel coinvolgimento e reperimento di professionisti regolarmente qualificati da inserire all’interno delle strutture socio – sanitarie presenti nella nostra Regione e nella nostra Città”, si legge nella nota inviata dal comune di Cantù.
Sul tema del sovraffollamento nei pronto soccorso unito al problema che riguarda la mancanza di risorse è intervenuta ieri sera in consiglio comunale Patrizia Lissi del Partito democratico. Partendo dall’analisi sulla riforma sanitaria in corso in consiglio regionale ha detto: “Spero che nessuno di voi sia dovuto andare in pronto soccorso in questo periodo, è da brividi – ha detto Lissi – Tutti, emergenza o meno, si recano al pronto soccorso senza che vi sia qualcuno che filtri le urgenze. E’ una situazione disastrosa”.