Quasi un secolo di vita. L’Aci di Como compie 95 anni. Nel 1926 quando nacque non c’erano neppure 1.700 autovetture circolanti oggi sono più di 400mila. E’ il presidente Enrico Gelpi a ricordare questi dati. Raccontare la storia del Club vuol dire parlare del territorio, dal punto di vista sociale, economico, tecnologico e culturale. Oggi la sfida è guardare al futuro con fiducia, con prospettive e con investimenti.
“Leghiamo il passato al presente il fil rouge che lega la manifestazione è la passione per l’automobile – spiega Enrico Gelpi, presidente Aci Como – la sfida che ci attende è quella della transizione ecologica anche nell’automotive con le alternative: elettrico, ibrido, gpl, gas metano e idrogeno. Le sfide per i prossimi anni”.
Il filo conduttore sta, dunque, nella passione per l’automobile, è stato ribadito ieri sera più volte durante i festeggiamenti organizzati all’hotel Palace di Como, evento che ha visto riuniti le autorità cittadine, i vertici dell’Aci con il presidente nazionale, Angelo Sticchi Damiani, e – per l’occasione – il numero uno della Federazione Internazionale dell’Automobilismo Jean Todt per anni capo della Ferrari.
L’Aci ormai da tempo porta avanti progetti in molti settori connessi all’auto: in primis la sicurezza stradale, l’educazione dei giovani che si avvicinano alle 2 e alle 4 ruote, ma anche lo sport con il celebre rally Aci Como-ETv che si corre sul territorio provinciale.
“Con Aci Como stiamo costruendo un soggetto informatico per cercare di gestire meglio i cantieri e la viabilità per i cittadini e impattare meno sul traffico cittadino”, ha detto Andrea Polichetti, Prefetto di Como.
“L’Aci di Como ha scritto una storia fantastica all’interno dell’Aci, nella città e nel il territorio provinciale – è il commento del sindaco di Como Mario Landriscina – E il territorio gli è molto grato per il ruolo che sta svolgendo in maniera molto raffinata”.