Se riusciva a imbarcarsi era felice. E lo era davvero. Di nome e di fatto. Felice Canzani, nato a Como nel 1938 è stato lo storico capitano del Patria. Ma in 40 anni di carriera, anche del Concordia e dei più moderni e veloci aliscafi.
Barba lunga e folta, sigaro in bocca, spalle larghe e presenza imponente. Un vero uomo “d’acqua”. Non si può dire di mare, perché il capitano Canzani, scomparso il 13 novembre scorso, al Lago fu sempre fedele. E così alle sue onde, che mai lo impaurirono.
“L’omone”, lo definisce così la figlia, Rossana, fu voluto al timone dalla società della Navigazione anche per traghettare il presidente Pertini in visita sul Lario. Ma Felice Canzani, un po’ come un Virgilio del Lago di Como, portò tanti personaggi illustri e non, a scoprire le bellezze del territorio dalla sua prospettiva privilegiata: l’acqua.
La carriera in banca, tanto auspicata dalla madre, il Capitano Canzani non la intraprese mai. Prima fattorino, poi mozzo e infine, vestito con la tipica uniforme, a capo dell’equipaggio del Patria.
Dietro il grande timone di legno, ci rimase fino all’ultimo viaggio dello storico piroscafo. Perché il Patria era la sua casa.