Il report della Direzione Centrale Anticrimine, mette al terzo posto in Italia le donne lombarde (dopo quelle siciliane e campane) per denunce di abusi. Ogni anno, il 25 novembre (data scelta dalle Nazioni Unite) si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza di genere. Una data che serve a ricordare- qualora i fatti di cronaca non lo facciano abbastanza- che il fenomeno della violenza sulle donne non è un’emergenza. È un problema diffuso e strutturale.
A Como e provincia, fino dalla mattina sono in programma diverse iniziative. Alle 10:00, nella biblioteca Paolo Borsellino, verranno premiati i vincitori ( studenti e studentesse delle scuole secondarie) del concorso “Fai sentire la tua voce: scegli il rispetto e la gentilezza”. In biblioteca gli eventi continueranno poi con l’inaugurazione della mostra “Nel nome delle rose, nel nome delle donne” e poi con la presentazione del libro “Crescere uomini”.
Ma la campagna di sensibilizzazione interesserà tutta la città. Al teatro Don Guanella per esempio, la violenza di genere andrà in scena alle 21:00 con lo spettacolo: “Anatomia di una triste storia”.
Le forze dell’ordine, in prima linea contro il fenomeno, per tutta la giornata di domani, saranno con una postazione Camper della Polizia di Stato a distribuire materiale informativo nell’ambito della campagna nazionale “Questo non è amore 2021“. In questo contesto, le farmacie distribuiranno sacchetti riportanti il numero nazionale antiviolenza: il 1522.
Anche i momenti di confronto saranno diversi. Dalle 14, in Camera di Commercio, è previsto l’incontro “Facciamo rete contro la violenza” mentre l’università dell’Insubria, dalle 15:00, tratterà il tema da una prospettiva differente con il convegno “La donna nel mondo del lavoro: problemi e prospettive”.
Le acli di Como lanciano invece un appello: “Rieduchiamoci” per superare “gli stereotipi che vedono ancora la donna una risorsa solo della famiglia anziché della società nel suo complesso”.