Migliora la situazione economica nella provincia di Como nei primi dieci mesi del 2021, mentre rimane la difficoltà del distretto tessile. La richiesta di ore di cassa integrazione totale nel mese di ottobre diminuisce rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-80,9%).
È quanto emerge dal 10° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione nelle Province di Como e Lecco relativo al periodo gennaio-ottobre 2021.
Il numero di lavoratori mediamente in cassa integrazione nei primi 10 mesi del 2021 a Como hanno raggiunto la quota di 14.720 (-8.207 rispetto allo stesso periodo 2020).
I dati confermano ancora una volta la difficoltà riscontrata nella ripartenza del distretto tessile: i lavoratori in cassa integrazione mei primi 10 mesi del 2021 nel Comasco sono stati 5989. Mentre i dipendenti del settore metalmeccanico in cassa integrazione sono stati – nello stesso periodo – 2110.
La diminuzione della cassa integrazione, nei primi 10 mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si registra nel settore dell’edilizia, commercio e dell’industria, ed aumenta nell’artigianato in provincia di Como.
“Non bisogna lasciarsi andare a facili entusiasmi, anche in considerazione della recrudescenza della pandemia in tutto il contesto internazionale, che può avere ripercussioni negative sulla domanda estera fondamentale per i nostri territori e l’alto numero complessivo di lavoratori in cassa integrazione – spiega Salvatore Monteduro, segretario generale CST UIL del Lario – È altrettanto evidente che la situazione economica è migliorata, ma va sostenuta la ripresa con politiche fiscali di taglio delle imposte che gravano su lavoratori e pensionati per rilanciare anche la domanda interna”.