Sugli elicotteri dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, da oggi, ci saranno 13 contenitori termostabili per il trasporto di emocomponenti. Nel caso di un sinistro stradale, sarà così possibile, direttamente sul posto, effettuare trasfusioni di globuli rossi concentrati e plasma al paziente in shock emorragico.
Un’operazione, che di norma, se tempestiva, è in grado di salvare vite.
La Fondazione Pro Elisoccorso – Servizio 118 onlus- ha donato ad AREU una fornitura di strumentazioni chesaranno impiegate nell’ambito del progetto “BoB – Blood on Board” (in italiano, sangue a bordo).
La donazione, resa possibile grazie al ricavato dalle vendite del libro “Missione Paziente – nascita e sviluppo dell’Elisoccorso in Lombardia”, scritto dalle giornaliste Francesca Indraccolo e Francesca Guido ed edito da Pernice Editori di Bergamo, si è svolta oggi durante l’incontro nella Base dell’Elisoccorso e del 118 di Villa Guardia, in occasione del decennale della struttura comasca.
“Il progetto – ha spiegato Francesco Daminelli, medico elisoccoritore e tra gli ideatori del progetto BoB – prevede l’utilizzo di contenitori isotermici, già in uso in ambito militare, in grado di garantire la conservazione di plasma e globuli rossi a temperatura corretta e costante anche in condizioni ambientali estreme. Inoltre, gli emocomponenti vengono riscaldati durante la trasfusione sul luogo dell’incidente, allineando così la qualità della cura pre-ospedaliera dello shock emorragico ai più moderni standard internazionali”. “L’elisoccorso lombardo – ha sottolineato Alberto Zoli, direttore generale di AREU – è un modello di riferimento a livello non solo nazionale”. Parole che confermano nel panorama dell’emergenza sanitaria, lo sforzo mostrato a fare ricerca e sviluppo