“Treni più corti, meno posti a sedere, pendolari costretti a scendere per rispettare la capienza dettata dalle normative Covid, disagi per chi va e torna del proprio posto di lavoro”, è la denuncia che arriva dal consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo. La situazione di disagio – per molti viaggiatori quotidiana – era già stata segnalata nei giorni scorsi dal comitato dei pendolari Como-Lecco che ha puntato il dito contro il servizio offerto dai treni Tilo (i convogli regionali Ticino Lombardia) che viaggiano lungo la tratta ferroviaria Milano-Chiasso.
“Sono numerose le segnalazioni dei viaggiatori che lamentano questo tipo di disservizio – spiega ancora il consigliere dem – Su tutti il caso del 15 novembre scorso è eclatante: i passeggeri del treno 25530 delle ore 18.43 da Milano Centrale a Chiasso, sono stati fatti scendere dal treno con l’intervento della Polizia ferroviaria per riportare il riempimento sotto controllo. La stessa Trenord, sul proprio sito, l’indomani, 16 novembre, segnalava che “il treno 25509 (Chiasso 07:31 – Milano centrale 08:17) e 25510 (Milano centrale 08:43 – chiasso 09:29)” stavano viaggiando con un numero ridotto di carrozze. L’azienda consigliava addirittura ai clienti di utilizzare il treno della linea S11 che da Como porta a Milano Porta Garibaldi”.
Infine l’appello, lo stesso che i pendolari da tempo rivolgono alle istituzioni: “Regione Lombardia e Trenord – dice Orsenigo – si attivino il prima possibile per ripristinare un servizio che sia sicuro per chi si reca al lavoro ogni giorno a partire dall’aumento del numero di carrozze e di posti, permettendo il distanziamento”.