Andare tra i boschi in cerca di funghi, per tanti è una vera e propria passione. Le insidie però sono molte. “L’attenzione al consumo di funghi deve rimane alta”, è l’appello ai consumatori lanciato dalla ATS Insubria che ricorda ai cittadini che sono aperti gli portelli su più sedi territoriali dove è possibile far verificare – in maniera gratuita – la commestibilità dei funghi raccolti e ricevere i consigli più adeguati per trattare i funghi prima del consumo: dalla pulizia, a quali parti non consumare e infine i tempi di cottura: Inoltre vengono fornite indicazioni precise su cosa fare nel caso si verificassero problemi in seguito al consumo dei funghi.
“Con le abbondanti piogge di questi giorni, spuntano i chiodini nei boschi e nella pianura e con loro anche altre specie di funghi tossici, che possono portare al decesso, tra questi possiamo trovare anche l’Amanita phalloides – spiega in una nota l’Ats Insubria – sono sufficienti 20 grammi di una di queste specie per avere intossicazioni gravi, anche mortali, che in taluni casi possono portare al trapianto di fegato”.
In caso di comparsa di sintomi a seguito di ingestioni di piatti a base di funghi spontanei è necessario recarsi con tempestività al pronto soccorso. L’Ats raccomanda inoltre, di portare con sé tutti gli avanzi di funghi, cotti, crudi, resti di pulizia. Inoltre, si raccomanda di verificare sempre il contenitore dei funghi freschi spontanei acquistati presso esercizi commerciali, che devono essere muniti di etichetta attestante l’avvenuto controllo micologico da parte di ATS, unico ente autorizzato a tali controlli. Nel caso non sia presente il cartellino di controllo se ne sconsiglia l’acquisto.