Aria inquinata, pochi spazi verdi e veicoli elettrici e ibridi ancora limitati ma anche posti letto sotto la media negli ospedali e gli effetti drammatici della pandemia. Ambiente, sistema salute e sicurezza sociale fanno affondare Como nella classifica sulla qualità della vita.
Il territorio lariano passa dal 17esimo posto dello scorso anno al 62esimo nella graduatoria stilata da “ItaliaOggi”, che ogni anno, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e con Cattolica Assicurazioni definisce una classifica delle realtà della Penisola in cui si vive meglio analizzando nove indicatori, in particolare affari e lavoro, sicurezza, istruzione, salute, ambiente, consumi e tempo libero. L’analisi premia Parma, che guadagna 39 posizioni e conquista il primato. Fanalino di coda è Crotone, all’ultimo posto di 107 realtà. Como è una delle città che perde più posizioni e fa parte delle dieci città del nord che sono nella metà inferiore della graduatoria.
Valutazione “scarsa” – 84esima posizione – nel capitolo ambiente. Pesano i dati sull’inquinamento, che vedono il territorio comasco tra i peggiori d’Italia ad esempio per le ore di superamento dei limiti delle polveri sottilissimi, il Pm2,5, ma anche la densità del verde urbano nei capoluoghi o la quota ridotta di veicoli a basso impatto ambientale. Fa eccezione la raccolta differenziata, settore nel quale Como è al 23esimo posto in Italia.
Stessa posizione, nella parte bassa della classifica anche per i capitoli sistema salute e sicurezza sociale. Pesa soprattutto l’effetto della pandemia sull’aumento della mortalità sia tra gli under 65 che nella popolazione più anziana. Per l’incidenza del Covid ogni mille abitanti Como è al 104esimo posto. Peggio fanno solo Belluno, Rimini e Bolzano. Pochi posti letto nei reparti specialistici e apparecchiature diagnostiche sottodimensionate abbassano poi il punteggio sul fronte del sistema salute.
Al contrario, risultati eccellenti nel capitolo istruzione e formazione, che vede Como al 9 posto in assoluto in Italia, ma anche per i reati e la sicurezza, con il 32esimo posto. Il Lario è nella prima metà della classifica anche per reddito e ricchezza, 45esimo posto assoluto, 18esimo per la ricchezza pro capite e 35esimo per il reddito medio. Nel capitolo tempo libero e turismo il territorio comasco è 50esimo: tra i dati peggiori il 95esimo posto per numero di sale cinematografiche.
Milano è al primo posto tra le città della Lombardia, al quinto in assoluto. Molto meglio di Como fanno i “cugini” lecchesi, che sono in 32esima posizione, mentre Varese si ferma al 53esimo posto, appena sopra la Capitale.