La situazione epidemiologica in provincia di Como non è al momento allarmante. Di sicuro, però, l’aumento dei contagi preoccupa. Al punto da portare il Sant’Anna, principale ospedale del territorio, a sospendere le visite ai pazienti.
Metà Italia registra un aumento dell’incidenza di casi. Como è in questa metà, spiega all’Ansa Giovanni Sebastiani, matematico e membro del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Secondo l’esperto del Cnr, in 51 province su 107 si rileva negli ultimi sette giorni un aumento di oltre il 40% rispetto ai sette giorni precedenti. Nel Comasco si registrano 38 casi di Covid ogni 100mila abitanti.
Una situazione complessiva che, come detto, ha portato l’ospedale Sant’Anna ad adottare una misura stringente e cautelativa: stop alle visite dei parenti dei pazienti.
“L’indeterminatezza del profilo epidemiologico del territorio e l’aumento dei pazienti Covid ci hanno convinto della necessità di sospendere nuovamente gli ingressi dei parenti per le visite ai propri familiari ricoverati – spiega Matteo Soccio, direttore sanitario dell’Asst Lariana – È una decisione temporanea e che rivaluteremo in base all’andamento dei contagi e alla pressione dei pazienti Covid sulle nostre strutture. In questo momento sono necessarie la massima cautela e prudenza, a tutela soprattutto dei pazienti ricoverati che per definizione sono fragili. Tutte le nostre iniziative sono volte alla massima riduzione possibile dei rischi di contagio, nella consapevolezza che il rischio zero non esiste”.
Il provvedimento entrerà in vigore già dalla giornata dell’11 novembre. In questa fase sarà il primario, o un suo delegato, a valutare, caso per caso, la possibilità di consentire le visite, fermo restando che è obbligatorio il possesso del green pass. Nulla cambia, invece, per quanto riguarda i pazienti minori, le donne in gravidanza, i pazienti non autosufficienti e disabili che continueranno ad avere garantita in reparto l’assistenza prolungata di un loro familiare (con green pass e tampone).