“L’8 novembre del 1951 una terribile alluvione investì il centro di Tavernerio, causando 16 morti. Una tragedia che segnò tristemente il territorio comasco. Oggi a 70 anni di distanza da quell’evento devastante, abbiamo una maggiore consapevolezza della fragilità del nostro territorio; dell’importanza di intervenire per tempo con azioni programmate di cura e controllo dell’ambiente insistendo su previsione, prevenzione e mitigazione degli effetti del dissesto, controllando lo sviluppo urbano e favorendo la permeabilità del suolo. Ma abbiamo anche più coscienza dell’aumento dei rischi idrogeologici, in questi ultimi anni sempre più frequenti e impetuosi a seguito delle conseguenze del riscaldamento globale, tema principale discusso peraltro proprio in questi giorni nella Cop26 di Glasgow”. Lo dichiara la deputata comasca del Partito Democratico, Chiara Braga, da sempre impegnata sul fronte ambientale e dei cambiamenti climatici.
“La speranza di oggi, nel ricordo delle vittime di allora – conclude Braga -, è quella di far sì che la furia di eventi del genere, per quanto possibile, non si ripeta più”.