Nuovi volti alla guida di due dei sette dipartimenti all’Università dell’Insubria, che il primo novembre ha ufficialmente dato il via all’anno accademico 2021-2022. Francesca Ruggieri diventa direttrice del Didec, il Dipartimento di Diritto economia e culture che ha una popolazione di circa 1500 studenti: prende il testimone da Barbara Pozzo, che in sei anni e due mandati è stata protagonista indiscussa della vita dell’ateneo, con iniziative, didattica, ricerca, eventi sempre di grande qualità. Nicoletta Sabadini è stata eletta al vertice del Disuit, Dipartimento di Scienze umane e innovazione per il territorio con circa 2300 iscritti: sostituisce Paolo Luca Bernardini, che dopo un triennio da direttore si accinge a un anno sabbatico di studio in Germania.
Commenta Angelo Tagliabue, rettore dell’Università dell’Insubria: «Ringrazio i professori Barbara Pozzo e Paolo Luca Bernardini per l’ottimo lavoro svolto al vertice del Didec e del Disuit, due dipartimenti che in questi anni sono cresciuti sia nei numeri che nell’interesse degli studenti e che hanno saputo dialogare con il territorio grazie alle loro tematiche innovative. Buon lavoro a Francesca Ruggieri e a Nicoletta Sabadini: sono certo che sapranno condurci verso altri nuovi traguardi».
Sono in tutto sette i dipartimenti in cui sono suddivisi i 38 corsi di laurea triennale e magistrale dell’Università dell’Insubria, che nelle rilevazioni di ottobre segna un aumento di immatricolazioni del 3,16 per cento rispetto all’anno precedente. Oltre ai già citati Didec e Disuit, ci sono: il Dbsv, Biotecnologie e scienze della vita (Luigi Valdatta); il Disat, Scienza e alta tecnologia (Umberto Piarulli); il Dieco, Economia (Maria Pierro); il Dista, Scienze teoriche e applicate (Mauro Ferrari); il Dmc, Medicina e chirurgia (Antonio Spanevello). Completa il quadro la Scuola di medicina, l’importante organo di raccordo tra le varie discipline sanitarie dell’ateneo di cui è presidente uscente Giulio Carcano che, dopo due mandati, a dicembre passa il testimone ad Alberto Passi.
La nuova direttrice Didec Francesca Ruggieri è laureata in Giurisprudenza all’Università di Milano, con lode. È stata Magistrato della Repubblica e docente all’Università di Trento. Nel 1998 è approdata all’Insubria, dove dal 2007 è professoressa ordinaria con una cattedra di Diritto processuale penale, nell’ambito dei corsi di Giurisprudenza e di Mediazione. Nel 2001 ha fondato il Comitato scientifico del Centro di diritto penale europeo di Como (www.dirittopenaleeuropeo.it), di cui è tuttora componente. È coordinatrice della Sezione Giustizia penale minorile e dellaSezione Panorama Internazionale in Cassazione penale. È componente del Comitato scientifico di Criminalia, Annuario di scienze penalistiche di Ets edizioni. Ha fatto parte della Commissione per la riforma del Codice di Procedura Penale presieduta dal professor Giuseppe Riccio e istituita al Ministero della Giustizia.
La nuova direttrice Disuit Nicoletta Sabadini è laureata in Fisica con lode all’Università degli Studi di Milano. Dal 1994 è professoressa ordinaria all’Università dell’Insubria, dove insegna Automi e linguaggi, Models of computation e Storia degli automi e dell’informatica. Sempre all’Insubria, è stata a lungo presidente del Corso di laurea in Matematica e di quello in Scienze e tecnologie dell’informazione, vice-direttore del Dipartimento di Scienze della cultura politiche e dell’Informazione, delegato del rettore per l’Informatica, membro del Cts Cineca e Cilea, membro del Senato Accademico, direttrice del Centro di Servizi di Ateneo Sistemi Informativi e Comunicazione ed è attualmente membro della Commissione Scientifica.
La professoressa Barbara Pozzo, titolare della Cattedra Unesco su Uguaglianza di genere e diritti delle donne nella società multiculturale, prosegue con le sue tante attività di didattica e ricerca: è in questi giorni a Glasgow per la Climate Change Conference COP26, è coordinatrice del dottorato in Diritto e scienze umane, è appena stata nominata Delegata del rettore alle Pari opportunità e uguaglianza di genere.
Il professor Paolo Luca Bernardini, ordinario di Storia moderna, nel 2021-2022 vive il suo anno sabbatico, durante il quale sono sospese le attività di didattica a favore della ricerca. Bernardini è stato selezionato dall’Università di Amburgo come fellow – unico italiano – dell’Hamburg Institute for advanced study: lavorerà a un libro sul concetto di «verità figlia del tempo» nel Rinascimento e alla creazione di un Lombard Institute for Advanced Study che coinvolga tutte le università lombarde.