Il Comune di Cantù chiede i danni a chi ha trasformato piazza Garibaldi, il cuore della Città del Mobile, nel centro pulsante di attività controllate dalla ‘ndrangheta. La decisione della Cassazione, che ha respinto tutti i ricorsi che erano stati presentati, ha reso definitive le condanne dei nove imputati coinvolti nel processo per il controllo della malavita organizzata sui locali del centro di Cantù.
“Il danno d’immagine che la nostra città ha subito è stato incalcolabile – sottolinea il vice sindaco Giuseppe Molteni – Dopo la sentenza definitiva emessa dalla Corte di Cassazione per gli imputati del processo, la giunta ha stabilito la necessità di dare seguito alla mozione per risarcimento danni approvata dal consiglio comunale nel 2018”.
“Si è finalmente chiusa questa triste pagina della storia della nostra città – dice Molteni – L’esposizione della Quarto Savona 15, la macchina della scorta di Giovanni Falcone, in questa ultima settimana sembra aver messo definitivamente un punto sul passato di Piazza Garibaldi. La legalità ha vinto e i cittadini hanno nuovamente preso possesso del cuore di Cantù. Tuttavia, ci sono fatti che non possono essere dimenticati o, peggio ancora, perdonati”.
In primo grado, i nove imputati erano stati condannati a pene complessive per oltre un secolo e in quattro casi era stata riconosciuta l’appartenenza al Locale di ‘ndrangheta di Mariano Comense. In Appello, nel luglio dello scorso anno era stato confermato l’impianto accusatorio, con una riduzione delle pene comunque a oltre 90 anni. La Cassazione ha respinto tutti i ricorsi e la sentenza è dunque definitiva.
“E’ giunto il tempo di dare seguito alle parole – dice il vice sindaco – Era il 2018 quando avevamo proposto una mozione di risarcimento danni per i fatti di Piazza Garibaldi. Mozione poi approvata dal consiglio comunale. Oggi non ci sono più dubbi: hanno cercato con paura e violenza di mettere le mani sulla nostra città. La giunta si è mossa per individuare un avvocato al quale conferire il mandato di risarcimento danni. Cantù continua a dare segnali di forte legalità e la sicurezza dei nostri cittadini è prioritaria”.