Seconda condanna per l’omicidio di Besnik Metaj, il 42enne di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, ucciso nel 2017 e sepolto nei boschi sul monte Cornizzolo, nel territorio di Eupilio. Il processo con rito Abbreviato in tribunale a Como si è concluso con la condanna a trent’anni di Arjan Drekaj, 43 anni, albanese, accusato di essere uno dei responsabili del delitto. La sentenza è stata pronunciata oggi dal giudice dell’udienza preliminare Francesco Angiolini. Il presunto complice, Edmond Como, è già stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise.
Drekai e Como sono stati entrambi ritenuti responsabili di quella che, secondo gli inquirenti, è stata un’esecuzione maturata nell’ambito di un’attività di traffico di droga. Le indagini erano state eseguite dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Como del tenente colonnello Andrea Ilari, coordinati pubblico ministero Simona De Salvo.
L’omicidio, secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, sarebbe avvenuto tra le province di Como e Monza Brianza il 5 marzo 2017. La vittima, Besnik Metaj, albanese di 42 anni, dal Veneto sarebbe stato trasportato, non è chiaro se quando era ancora vivo o dopo essere stato ucciso, sui monti del Triangolo Lariano, dove è stato poi seppellito.
Il movente sarebbe da ricercare in un grosso debito di droga – decine di migliaia di euro di cocaina e marijuana provenienti dall’Albania – che gli acquirenti non erano più in grado di saldare. Per questo avrebbero attirato la vittima in un tranello per poi ucciderla con tre colpi di pistola alla testa. Il corpo era stato scoperto da un gruppo di ragazzi che stavano effettuando la pulizia del bosco il 2 aprile 2017.