“La giunta stanzia 490mila euro per realizzazione della nuova viabilità in vista del futuro Palazzetto dello sport di Muggiò, quando l’impianto non sarà mai costruito”. E’ l’attacco che arriva dal consigliere comunale di opposizione Alessandro Rapinese. Ieri sera in consiglio a Como è andato in scena – ancora una volta – lo scontro politico su uno dei temi più caldi: quello appunto che riguarda la realizzazione del nuovo impianto sportivo a Muggiò.
“Si tratta di un progetto senza fondi messo in discussione anche dal neo assessore all’Ambiente Paolo Annoni, figura scelta direttamente dal primo cittadino – attacca il capogruppo della Lista Rapinese Sindaco – Non capisco perché non finanziare anche la viabilità della zona adiacente alla struttura sportiva con le alienazioni comunali invece che utilizzare risorse spendibili per un’opera che non vedrà la luce a breve”.
Diventa dunque sempre più controverso e spinoso il destino del Palasport che dovrebbe risorgere dalle cenere della vecchia in via Sportivi Comaschi. Il futuro del palazzetto è infatti legato inesorabilmente alla vendita dell’ex orfanotrofio, l’edificio che si trova in via Tommaso Grossi a Como. All’appello però – al momento – mancherebbero documenti importanti per l’autorizzazione per alienazione dell’immobile.
Intanto dalla giunta arriva la replica. “Non è possibile realizzare uno studio di fattibilità per una struttura da 2100 posti e non tener contro della viabilità della zona interessata – dice l’assessore ai Lavori Pubblici, Pierangelo Gervasoni – Impensabile non adeguare la viabilità e i parcheggi di cui inoltre beneficerà l’intera zona”.
Intanto la realizzazione del Palasport di Muggiò resta un miraggio.