“Brucerei chi propone un bis di Landriscina”. E’ il veto arrivato nei giorni scorsi dal commissario provinciale di Forza Italia, Mauro Caprani, che ha bocciato – in modo netto – la candidatura dell’attuale sindaco di Como per un doppio mandato. Dichiarazioni che hanno provocato malumori all’interno della stessa maggioranza di Palazzo Cernezzi. Tra un “no comment”, dichiarazioni diplomatiche e non risposte.
Ieri sera bocche cucite anche in consiglio comunale, nessuna presa di posizione o commento. Nessun appoggio da parte delle forze politiche di maggioranza all’eventuale ricandidatura di Mario Landriscina.
La maggioranza che guida Palazzo Cernezzi è oramai a pezzi, logorata da tensioni, malumori e fratture insanabili.
In difesa del primo cittadino soltanto il capogruppo della “Lista Insieme per Landriscina”, Franco Brenna. “Le parole sono importanti – dice – Ancor oggi tuttavia non abbiamo imparato o stiamo – con grande difficoltà – tentando di acquisire il corretto impiego delle parole pronunciate, soprattutto in pubblico, in circostanze particolari”.
Poi Brenna affonda il colpo su Forza Italia descrivendolo come un partito oramai giunto al capolinea, che fa fatica a “scegliere un volto come rappresentate dei propri ideali ai cittadini perché ormai depauperati da coraggio o voglia di esporsi o forse – dice – non più dotati di quella forza che stentano a mantenere. Incapaci di rappresentare quasi anche se stessi”. E aggiunge: “Pavidi nel non voler alzarsi e manifestare le proprie distanze da coloro che urlano “al rogo” con l’aggravante di non immaginare quale sia la violenza insita nell’importanza delle parole”.
Sull’argomento – ieri sera – è intervenuto anche il consigliere di opposizione Alessandro Rapinese che ha detto, riferendosi a Caprani: “Queste persone non hanno nulla a che fare con il governo di un Comune. Sto preparando una mozione di biasimo per le dichiarazioni rilasciate – e aggiunge – La politica deve prendere le distanze. Occorre considerare anche possibili azioni legali nei suoi confronti”.