Medici di medicina generale, dopo le parole del vicepresidente lombardo, Letizia Moratti, e la risposta dell’Ordine, interviene il consigliere regionale comasco del Pd, Angelo Orsenigo, che torna a parlare della carenza di questi professionisti sul territorio.
Orsenigo (Pd): “Emergenza vera”
“A Como mancano 64 medici di base. È un’emergenza vera, reale, per migliaia di persone. Non una ‘percezione’ legata a una questione di organizzazione o orari lavorativi, come vorrebbe far credere Regione Lombardia – tuona Orsenigo – I medici di base vanno ringraziati per il loro lavoro, specialmente dopo aver rappresento il primo baluardo durante l’ondata Covid” dichiara il consigliere regionale dem.
“Abbiamo chiesto più volte alla Regione – aggiunge – di intervenire, favorendo la formazione di nuovi medici e dando incentivi, per andare a coprire le aree montane, periferiche e comunque maggiormente sguarnite”.
“Oggi in Regione stiamo per affrontare la revisione della sanità lombarda, ma viste le parole della vicepresidente, già si capisce chiaramente che non ci saranno i cambiamenti di cui i lombardi avrebbero bisogno” conclude il consigliere comasco.
Moratti nei giorni scorsi aveva detto: “I medici di medicina generale lavorano poche ore rispetto a chi opera nelle strutture ospedaliere” a stretto giro era poi arrivata la reazione del presidente dell’Ordine regionale e provinciale, Gianluigi Spata, che oggi approfondisce ulteriormente quella che è la situazione nel Comasco ma che si sta verificando in tutto il Paese.
Spata: “Si devono aumentare le borse di studio”
“Il problema della carenza è reale, non è garantito il ricambio generazionale – conferma – fino al 2025 ci saranno molti pensionamenti che difficilmente saranno rimpiazzati se non incrementando ulteriormente il numero di pazienti ai colleghi, cosa ormai insostenibile. Il rischio poi è lasciare scoperti alcuni ambiti territoriali. Non si può andare avanti con soluzioni tampone, soprattutto per gli assistiti che hanno bisogno di continuità i cronici in particolare” aggiunge Spata. “A livello ministeriale si devono aumentare le borse di studio per la formazione triennale post laurea che abilita alla nostra professione” torna a ribadire il presidente dell’Ordine.
Ad una situazione già assai complicata si aggiunge anche che in provincia di Como ci sono attualmente tre medici di medicina generale sospesi perché non vaccinati e questo comporta ricadute e ulteriore carico di lavoro per i colleghi che si trovano a gestire anche i loro assistiti.