Carrozze ridotte, corse soppresse, treni in ritardo e poche informazioni. Un viaggio – per molti quotidiano – che diventa un incubo. È tanta la rabbia dei pendolari per i continui disagi che si stanno verificato soprattutto nelle ultime settimane sui treni Tilo (i convogli regionali Ticino Lombardia) che viaggiano lungo la tratta ferroviaria Milano-Chiasso.
“Nelle ultime tre settimane i treni viaggiano con una decurtazione di carrozze – spiega Ettore Maroni, portavoce del comitato Pendolari Como – Una situazione che genera caos e disagi e che in aggiunta coincide con la ripresa del lavoro in presenza dopo un anno passato in smart working. I treni devono rispettare la capienza dell’80% ma – in particolare – sulla linea ferroviaria Milano-Chiasso le carrozze da dieci sono passate a sei e in alcuni casi, soprattutto negli orari di punta, può capitare che il limite venga superato”. Poi Maroni aggiunge: “I treni che viaggiano in composizione ridotta creano inevitabili sovraffollamenti e conseguenti ritardi. Non è difficile immaginare che i treni delle 17:43 e 18:43 sono molto frequentati e se in composizione dimezzata i convogli non possono soddisfare l’affollamento massimo consentito dalle norme anti Covid”.
“Se questa situazione è destinata a perdurare è necessario rivedere il numero delle fermate per limitare il numero dei passeggeri in ragione dei posti messi a disposizione sui convogli – continua il portavoce del comitato comasco – I lavoratori stanno ormai riprendendo l’agognata “normalità”, purtroppo il servizio ferroviario non sembra essere in grado di soddisfare le loro necessità”.
Maroni infine fa sapere di aver scritto a Regione Lombardia per chiedere un intervento risolutivo. “Abbiamo chiesto di intervenire a Regione affinché chieda a Trenord di monitorare la situazione e mettere a disposizione convogli con le carrozze al completo. Ad oggi il servizio non è in grado di soddisfare l’utenza”.
Intanto in una nota l’ufficio stampa di Tilo fa sapere che negli ultimi giorni si sono verificate “alcune problematiche legate alla flotta, motivo per cui alcune composizioni sono state accorciate. Si tratta tuttavia – prosegue la nota – di singoli casi e siamo fiduciosi che la situazione si normalizzerà in tempi brevi”.