Grande interesse e concreta partecipazione al sondaggio che Fondazione Volta ha messo a punto per permettere ai singoli cittadini di potersi esprimere liberamente su come vorrebbero l’area del lungo lago di Como. Il questionario, divulgato il 24 settembre, si sarebbe dovuto concludere la prima settimana di novembre ma, viste le molte e motivate risposte, si è deciso di anticiparne la chiusura e gli esiti. Il sondaggio, proposto attraverso organi di stampa, canali social, sito e newsletter di Fondazione Volta, si divideva in due parti: la prima di inquadramento e di visione generale, la seconda più specifica focalizzata sul tema degli arredi urbani: di fatto un’espressione di gradimento rispetto a varie soluzioni di destinazioni dell’area, con la possibilità di esprimere commenti personali o nuove idee.
Il presidente Levrini: “Cittadini partecipi e propositivi”
“Con piacere devo rilevare come dal sondaggio emerga un profilo di cittadini partecipi e propositivi, che desiderano condividere un’opera che loro stessi definiscono di rilevante importanza. L’aspirazione civica di condividere con i cittadini la progettazione di un loro spazio si è dunque concretizzata in una partecipazione attiva, comprovata dai circa duemila commenti e suggerimenti personali; questi sono espressione di una parte viva e coinvolta, non polemica ma civile. Questi suggerimenti sono la voce dei comaschi che amano la propria città, e desiderano senza provocazioni il meglio per Como. – afferma Luca Levrini – Alcuni commenti sono tecnici, altri colti, altri brevi, tutti espressione di sentimenti proficui verso il futuro del lungolago di Como. Nel merito del sondaggio, da chi abita il territorio, è giunto il forte desiderio di funzioni legate al turismo ed alla cultura, privilegiando nella mobilità pedoni e bicilette, in un contesto moderno e con molto verde. Nel futuro si auspicano elementi di unione di tutto il lungolago del primo bacino, anche con installazioni artistiche diffuse e temporanee, come spazio dinamico di cultura. Piace la pavimentazione dello stesso colore e con una posa disegnata, illuminata da un sistema di luci sia dall’alto sia dal basso. La sensibilità all’ascolto di chi vive costantemente il territorio è un principio fecondo ed utile, che può contribuire ad un dibattito fattivo e concreto, non polemico ma tale da consentire a tutti di essere parte di un luogo, “lunga piazza” che dovrà essere animata, vissuta e condivisa da tutta la comunità. Affermare questo significa definire le motivazioni che ci hanno portato ad organizzare un sondaggio che, per un ascolto civico, riteniamo importante.”
I risultati in sintesi
Il sondaggio – in poco più di due settimane dalla divulgazione – ha visto la partecipazione di oltre 2.400 persone, in prevalenza nella fascia di età tra i 25 ed i 50 anni (44,6%) e residenti nel comune di Como (56,3%). Per il totale del campione (91 %) la nuova opera del lungo lago è di importante rilevanza. Turismo (82,1%) e Cultura (60,1%) ed attività sportiva e motoria (54,4%) sono le funzioni maggiormente preferite; al riguardo interessante notare come la scelta di tali funzioni rimane inalterata per sia gli abitanti il centro storico sia nel comune di Como.
Nell’ambito della mobilità il sondaggio ha evidenziato l’importanza di privilegiare i pedoni (89%), le biciclette (68,6%) ed i battelli verso il lago (58%). Il 91,5% ritiene che il lungo lago necessiti di elementi che uniscano Villa Olmo, passeggiata Gelpi, zona stadio, “giardini a lago”, Piazza Cavour e viale Geno.
Relativamente agli arredi lo stile preferito è quello classico storico (39,3%), seguito da quello moderno (32,1%) e razionalista (23,7%). Circa le installazioni artistiche sono preferite quelle temporanee (38,5%) oppure differenti e diffuse sulla passeggiata (31,2%).
Le panchine sono preferite in ferro o metallo (56,3%) ed integrate con il verde (88,1%). Relativamente al verde è preferita sia la soluzione con cespugli e fiori (58,4%) sia quella con arbusti e piante (49,6%).
Se la pavimentazione fosse in porfido sarebbe preferita dello stesso colore e con una posa disegnata.
Circa l’illuminazione è prediletta quella bassa lineare associata ad una tradizionale illuminazione dall’alto (52,5%).
I risultati ottenuti sono da considerarsi validi da un punto di vista statistico e restituiscono quindi con buona approssimazione il punto di vista dei cittadini comaschi; in particolare con un livello di confidenza del 95%, il margine di errore nella popolazione considerata è del 3% per il Comune di Como e del 2% per gli abitanti della Provincia.