Cantiere per la variante della Tremezzina e stop di 4 mesi sulla Regina a Colonno: sindacati preoccupati per le prospettive della Rsa Villa Stefania di Sala Comacina a partire dall’avvio dei lavori tra il 21 e il 29 novembre.
In una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil – Funzione pubblica – esprimono timori per il personale della struttura. “Un bacino di 74 lavoratori già fortemente provato dalla Pandemia e ancora oggi in cassa integrazione a causa della mancanza di nuovi ingressi” si legge nel comunicato nel quale viene precisato che ad oggi sono presenti 65 ospiti su 110 posti disponibili.
“La chiusura della regina rappresenta una grandissima incognita per la prosecuzione di un servizio quale quello di assistenza agli anziani e persone fragili – spiegano i sindacati – c’è da comprendere in quale modo i lavoratori potranno raggiungere agevolmente la struttura per coprire turni mattutini, pomeridiani e serali/notturni e come sarà possibile garantire l’assistenza medica d’urgenza, che prevede il raggiungimento della casa di riposo in mezz’ora di tempo da parte dei medici addetti”. Inoltre si chiedono chiarimenti sulla gestione dell’emergenza sanitaria nell’eventualità di un trasporto nei presidi ospedalieri di riferimento (come Menaggio e Gravedona) E come saranno gestite le forniture di presidi sanitari e approvvigionamenti.
Le tre sigle sindacali hanno già incontrato, in una recente riunione, la Direzione della casa di riposo, la quale – da quanto è emerso – starebbe attendendo ancora risposte dalle autorità competenti. Martedì 19 ottobre, nella sede di Sala Comacina si terrà l’assemblea sindacale di tutto il personale, alla quale – viene annunciato – Seguirà una richiesta di convocazione urgente in Prefettura.