Il nuovo Palasport di Muggiò resta un miraggio. Sempre più controverso e spinoso il destino della nuova struttura sportiva che dovrebbe risorgere dalle cenere della vecchia in via Sportivi Comaschi.
Il futuro del Palasport è legato inesorabilmente alla vendita dell’ex orfanotrofio, l’edificio che si trova in via Tommaso Grossi a Como. Proprio sul fronte più caldo della polemica, la vicenda che riguardala la volontà dell’amministrazione di finanziare una parte del nuovo Palasport – 14 milioni e mezzo la spesa totale – con la vendita dei beni comunali, sono emersi nuovi dettagli.
Per la vendita dell’ex orfanotrofio, che rappresenta la parte più cospicua del finanziamento (9 milioni sugli 11 dal piano alienazioni), mancherebbero all’appello dei documenti. Si tratta delle certificazioni catastali ed energetiche dell’enorme compendio comunale.

“E’ in fase di conclusione la procedura di affidamento per l’incarico di regolarizzazione catastale e energetica – ha fatto sapere in consiglio comunale l’assessore al Patrimonio di Palazzo Cernezzi, Francesco Pettignano – La scadenza per la presentazione dei preventivi è fissata al 22 ottobre”. Alla mancata documentazione si aggiunge il fatto che “i tecnici della Soprintendenza non hanno ancora rilasciato l’autorizzazione per alienazione dell’immobile”, ha detto ancora Pettignano.
Gli intoppi non sono però ancora finiti: per la realizzazione del nuovo palazzetto di Muggiò è necessaria anche una sostanziale modifica della viabilità nella zona. Ad oggi è in corso la bonifica dei terreni dove dovrà sorgere la nuova struttura, ma durante le operazioni “è stato rilevato un superamento dei valori di contaminazione e si deve procedere ad una analisi congiunta con l’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale – dichiara l’assessore ai lavori Pubblici di Como – Pierangelo Gervasoni – Entro la fine dell’anno la bonifica avviata sui terreni dovrebbe concludersi”.