Domani si conoscerà il destino delle deleghe che erano nelle mani dell’assessore dimissionario, Marco Galli, che una settimana fa ha comunicato al consiglio comunale la decisione di voler lasciare la giunta comasca. Dopo giorni di ipotesi e scenari, ieri il primo cittadino di Como, Mario Landriscina, aveva detto “entro 48 ore scioglierò la riserva” e per domani alle 12.30 è stata convocata una conferenza stampa che ha come oggetto “comunicazioni del sindaco sul proseguimento dell’attività amministrativa”, non è escluso che nell’occasione possano arrivare anche altre notizie, come, ad esempio, la conferma alle voci insistenti che vedono Landriscina pronto a ricandidarsi in vista delle prossime amministrative.
Prima di guardare al futuro però si deve ripartire dal presente. Una poltrona difficile quella lasciata vacante da Galli tra Ambiente e Sport. Si tratta di temi delicati e controversi, finiti spesso al centro di polemiche e che oltretutto inglobano questioni praticamente irrisolvibili per la fine del mandato.
I tre scenari possibili
Lo scenario politico delinea tre possibili strade da percorrere: la suddivisione delle deleghe agli assessori che fanno parte della lista civica a cui apparteneva l’ex assessore, “Insieme per Landriscina”, quindi – di fatto – tra le colleghe Elena Negretti e Angela Corengia che ad oggi si occupano rispettivamente di Sicurezza, Protezione Civile e Pari opportunità la prima, e di Decoro e Politiche sociali la seconda. La seconda ipotesi vedrebbe affidare le deleghe a personalità esterne all’attuale giunta. Nei giorni scorsi era stato lo stesso sindaco a far sapere che una donna e due uomini si erano fatti avanti per occuparsi dei fronti lasciati aperti in Comune. Infine la terza opzione, al momento la meno realistica contempla la possibilità che le deleghe restino tutte concentrate nelle mani del sindaco.
Ancora poche ore, dunque, per capire quale decisione è stata presa.