“Entro 48 ore scioglierò la riserva”. Così il sindaco di Como, Mario Landriscina interviene sulla crisi politica che da giorni imperversa a Palazzo Cernezzi dopo le dimissioni dell’oramai ex assessore all’Ambiente e allo Sport Marco Galli. Una poltrona difficile quella lasciata vacante dall’ex membro della giunta comasca. Si tratta di deleghe delicate e controverse, spesso e non a caso finite al centro di polemiche e che oltretutto inglobano questioni praticamente irrisolvibili per la fine del mandato.
“A breve definirò in maniera completa la decisione riguardo a come affidare le deleghe dell’ex assessore”, spiega ancora il primo cittadino di Como. Lo scenario politico delinea tre possibili ipotesi: la suddivisione delle deleghe agli assessori che fanno parte della lista civica “Insieme per Landriscina”, quindi l’assessore Elena Negretti e la collega Angela Corengia che ad oggi si occupano rispettivamente di Sicurezza, Protezione Civile e Pari opportunità la prima, di Decoro e Politiche sociali la seconda. Le altre due ipotesi vedono affidare le deleghe a personalità esterne alla giunta. Nei giorni scorsi era stato lo stesso sindaco a far sapere che una donna e due uomini si sono fatti avanti per occuparsi dei fronti lasciati aperti in Comune. Infine la terza opzione, al momento la meno realistica: la possibilità che le deleghe restino tutte concentrate nelle mani del sindaco.
Infine Landriscina ribadisce: “Sto decidendo da solo e in autonomia senza pressioni delle forze politiche. A breve renderò pubblica la mia decisione”.