Chiusura per cinque giorni e sanzione per la discoteca Albert di Fino Mornasco.
Una serie di selfie da mostrare agli amici non è sfuggita agli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Como, che da mesi monitorano i social per individuare eventuali strutture che, nonostante le normative in vigore, avessero organizzato intrattenimenti danzanti. E così è stato possibile scoprire che qualcuno ha anticipato i tempi del decreto (che prevede da lunedì la riapertura delle discoteche) già da qualche giorno, violando le disposizioni di legge.
Ieri sera, infatti, gli agenti della Polizia di Stato assieme ai colleghi della Guardia di Finanza, agli Ispettori del Lavoro di Como e Lecco e della S.I.A.E., hanno riscontrato l’effettivo esercizio nella discoteca delle attività di ballo. Dopo aver osservato la situazione dall’esterno sono entrati. All’interno erano presenti circa 330 persone, una buona parte sulla pista da ballo. All’entrata i buttafuori controllavano effettivamente i green pass ma il distanziamento, fa sapere la questura di Como, era quasi assente, le mascherine nella maggior parte dei casi abbassate, l’assembramento inevitabile; agli agenti della Questura non è rimasto altro che contestare le infrazioni commesse e chiudere cautelarmente il locale per cinque giorni. Il personale della Guardia di Finanza, insieme con l’Ispettorato territoriale del Lavoro di Como e Lecco, ha rilevato, inoltre, la presenza di un lavoratore irregolare.
I Finanzieri hanno elevato la sanzione di 3.600 euro. Il personale della S.I.A.E. ha constatato, infine, una violazione poiché era prevista, da contratto, la riproduzione di musica da ascolto, mentre invece veniva diffusa musica da ballo; da qui la multa il cui importo sarà calcolato sulla base degli incassi. Vale la pena ricordare che l’Albert era autorizzato all’esercizio di somministrazione di cibi e bevande, facoltà che la Legge ha concesso ai titolari delle discoteche al fine di ridurre i danni economici dei locali da ballo vista la chiusura forzata a causa della pandemia. Questo provvedimento ha concesso ai titolari delle discoteche, di esercitare l’attività di bar con musica di sottofondo, dietro apposita autorizzazione, ma vietava i balli.
Proseguono gli approfondimenti sia da parte della Guardia di Finanza che della Polizia di Stato.