Piscina di Muggiò chiusa dall’estate del 2019, lungaggini nel progetto dei Giardini a lago e del completamento di Villa Olmo e per finire il pasticcio sul bando per affidare i lavori di bonifica dell’area ex Ticosa di Como. Si tratta delle grandi opere incompiute della città.
Progetti promessi dall’amministrazione cittadina, di competenza del dimissionario assessore al Verde e allo Sport di Palazzo Cernezzi, Marco Galli e che ora potrebbero subire ulteriori ritardi e sospensioni proprio a causa della poltrona vacante. In attesa infatti di conoscere a chi saranno affidare le deleghe dell’ex assessore Galli il rischio, purtroppo concreto, è che i tempi di realizzazione vengano ulteriormente dilatati.
Inoltre è stato proprio l’ex assessore della giunta Landriscina, Galli, a ribadire nella conferenza stampa di addio che oramai “è troppo tardi per vedere i risultati prima del termine del nostro mandato”. Galli finito più volte al centro delle politiche, da tempo infatti i partiti di opposizione ne chiedono la testa proprio per la serie di insuccessi inanellati, si è difeso dalle accuse: “Non ho alcuna intenzione di soprassedere sullo sport. Ho chiesto molte volte di riqualificare gli impianti avendo incassato i finanziamenti e la risposta è sempre stata la medesima, di stare tranquillo perché entro il mandato tutto sarebbe stato realizzato. Invece oggi siamo ancora alla fase progettuale. Colpa anche – ammette – di una ingenuità iniziale”.
Gli anni passano e intanto si attende di conoscere il progetto per il futuro palasport e il piano per riaprire la piscina olimpionica di Muggiò. Ancora in stand by il nuovo bando la ormai celebre “cella 3”, l’area situata dietro la Santarella, che dovrebbe essere finalmente ripulita dagli inquinanti.
E proprio la vicenda del bando annullato dal Comune per la bonifica della Ticosa è soltanto l’ultimo episodio di un percorso costellato di inciampi, errori, scelte contradditorie che ha fatto in modo che le più grandi questione cittadine restassero incompiute.