Sull’avvio del cantiere per i lavori della variante della Tremezzina è intervenuta la Cgil di Como. Il tempo stringe e il sindacato chiede si riunisca di nuovo la cabina di regia in Prefettura con i sindacati presenti.
“Al momento, non si ha un numero preciso di quante persone siano riguardate dalla chiusura, ma crediamo siano parecchie – commenta Umberto Colombo, segretario provinciale Cgil Como – le soluzioni alternative, nonostante si siano chieste, non sono state trovate. I taxi boat di cui si sta parlando ora possono essere un supporto, ma non sono sufficienti, specie in alcune fasce d’orario, per superare il problema. Ci vuole maggiore chiarezza sul funzionamento del trasporto pubblico lacuale durante i mesi di chiusura, oltre a una calmierazione dei prezzi dei biglietti e degli abbonamenti.
La Cgil ritiene necessario attivarsi con le istituzioni locali affinché il tema della regolarità e della sicurezza sul lavoro possa conciliarsi con il rispetto del crono programma dei lavori. Sono quindi auspicabili azioni concrete che determinino una seria “contrattazione d’anticipo” con il coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione dell’opera.