I furbetti stranieri della multa: un fenomeno che Como, città confinante con la Svizzera, conosce molto bene. Sono perlopiù (ma non solo) automobilisti elvetici che infrangono il codice della strada in Italia e poi non pagano la contravvenzione, perché la burocrazia e la giurisprudenza impediscono la riscossione della sanzione.
A Como, mediamente, i furbetti svizzeri della multa “costano” 300mila euro all’anno. Il governo, spiega il parlamentare lariano di Fratelli d’Italia Alessio Butti, sul tema ha appena perso un’occasione.
“Questa mattina la Commissione Territorio Ambiente della Camera ha votato il parere sullo schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva UE concernente l’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale – spiega Butti – Era l’occasione d’oro per sollecitare il governo e quindi l’Europa a prevedere misure in ordine ad un altro problema, ben più ampio e oneroso per le casse pubbliche, del telepedaggio: il mancato introito delle sanzioni elevate alle vetture straniere per infrazione al codice della strada in materia di eccesso di velocità e sosta. Ho proposto di inserire il tema nel testo del parere sotto forma di osservazione o condizione – continua il parlamentare – ma il governo se n’è bellamente lavato le mani e il relatore del Movimento 5 Stelle, pur condividendo la mia proposta, ha evitato imbarazzi mettendo in votazione il suo parere al netto della mia proposta”.
Per Butti, questa sarebbe stata l’occasione per ristabilire “una condizione di equità, perché gli italiani le multe le pagano e anche salate”.