La Soprintendenza attende novità dal Comune di Como sul cantiere che dovrebbe portare alla riapertura dell’asilo Sant’Elia, in via Alciato, uno dei tesori del Razionalismo lariano, progettato da Giuseppe Terragni.
Lo scorso maggio Soprintendenza e Comune di erano incontrati per fare il punto sul cantiere. Dopo i restauri contestati, i lavori che avrebbero dovuto restituirlo alla città entro la Pasqua dello scorso anno erano rimasti in sospeso. Il cantiere è tuttora bloccato.
«Non ci risultano novità sull’Asilo, so che il Comune sta tuttora lavorando per reperire le risorse per arrivare a un progetto generale sul monumento» dice l’architetto Maria Mimmo, funzionario responsabile di zona per la provincia di Como della Soprintendenza per la Lombardia. «Un piano organico – ricorda Mimmo – è necessario per risolvere al meglio tutti i problemi della struttura di via Alciato. Il restauro del moderno è un grande tema per Como e l’Asilo può essere un laboratorio in tal senso. Altri edifici storici del Razionalismo come il Monumento ai Caduti sono sotto la nostra attenzione, so che si sta lavorando per un piano di sigillature per scongiurare le infiltrazioni nella cripta».
Un altro tema all’attenzione della Soprintendenza è l’ex centrale termica Santarella dell’ex Ticosa. «Il tema è un po’ la croce e delizia del dibattito sulle aree dismesse di Como. La teniamo monitorata – dice Mimmo – e contrariamente al Sant’Elia di via Alciato non abbiamo in arrivo progetti di restauro. Stiamo ancora aspettando che Como decida cosa farne».