Il Gruppo Ratti di Guanzate, società quotata in Borsa e leader nella creazione, produzione e distribuzione di tessuti di alta gamma a livello internazionale, ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2020. Risultati tuttora condizionati dall’emergenza Covid. I ricavi ammontano a 34 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto al allo stesso periodo dello scorso anno.
Il trend è legato dalla situazione mondiale “che ha contribuito a influenzare – si legge nella nota diffusa dal Gruppo – i consumi di moda e abbigliamento con il conseguente calo della domanda per le aziende che operano a monte della filiera”.
L’andamento delle vendite per area geografica evidenza performance diverse, con una positiva inversione di tendenza per il mercato europeo (principalmente legata all’evoluzione di paesi come Francia e Portogallo) affiancata da una diminuzione di tutti gli altri mercati di sbocco, con particolare riferimento alle vendite sul territorio nazionale.
I numeri relativi ai contagi in calo, la graduale ripartenza di numerosi settori economici sono uno stimolo per la fiducia di imprese e famiglie. “Sebbene le prospettive stiano migliorando – si legge ancora nella nota – l’incertezza resta elevata principalmente in relazione alla diffusione delle varianti in alcuni paesi dell’Unione Europea che potrebbero inasprire le misure di contenimento”.
Ratti guarda alla campagna vaccinale con speranza e continua a puntare sulla sicurezza interna e dei propri collaboratori. Proseguono le cautele logistiche in sede e tutti i protocolli di sicurezza, sta mantenendo azioni di razionalizzazione della spesa e sta utilizzando ancora gli ammortizzatori sociali, seppur in misura inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Incertezza e prudenza restano le parole d’ordine ma gli ultimi dati permettono anche un cauto ottimismo. Gli ordini acquisiti tra luglio e agosto hanno mantenuto un andamento positivo “tutto ciò – si legge infine nel comunicato – dovrebbe permettere una crescita dei ricavi per l’anno intero”.