Nessuna luce in fondo al tunnel per lo storico piroscafo Patria di Como. Il degrado avanza e lo stallo prolungato rischia di diventare cronico. Un’altra estate è stata archiviata senza veder il piroscafo del lago di Como di nuovo in navigazione ma ancora ancorato a Villa Olmo.
“E’ tutto fermo – sottolinea Enrico Guggiari, presidente della società Lake Como Steamship Company, che si è aggiudicata il bando della gestione – Stiamo procedendo con la progettazione e proprio domani avremo un incontro in merito per poi procedere con il perfezionamento dei preventivi, ma da parte della provincia è tutto bloccato”.
Lungaggini burocratiche, intoppi e rinvii sicuramente hanno prolungato la situazione di stallo in cui versa ormai da anni il Patria. La società che si è aggiudicata la gestione del piroscafo sta lavorando a un nuovo progetto per destinare il Patria a fini turistici da presentare poi alla Soprintendenza con l’obiettivo di trasformare, senza tradire, il Patria in natante per crociere.
“Abbiamo chiesto di occuparci direttamente della manutenzione ma non ci è possibile perché l’accordo che ci permette di essere operativi non è stato ancora siglato – continua Guggiari – Questo perché ancora non abbiamo la disponibilità dei pontili e dei cantieri dove effettuare i lavori necessari. Nessuno firmerebbe con queste condizioni”.