La decisione del presidente del consiglio regionale della Lombardia, Alessandro Fermi, di entrare nella Lega innesca considerazioni e valutazioni da parte di tutte le forze politiche, a partire da chi siede tra i banchi dell’opposizione.
I primi a intervenire sono i consiglieri regionali comaschi che – pur non entrando nelle scelte politiche altrui – sollevano dubbi e perplessità.
“Non ritengo corretto entrare nella questione – ha premesso Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd – Auspico però l’introduzione del vincolo di mandato, che eviterebbe cambi di casacca in corsa. Credo che chi venga scelto dai cittadini debba impegnarsi prima di tutto nei loro confronti ed essere garante di un patto basato sulla lealtà e sulla fiducia che gli viene affidata” ha aggiunto l’esponente dem.
“Non entro nel merito delle scelte del Presidente Fermi – aggiunge il collega del Movimento 5 Stelle, Raffaele Erba – posso solo dire che l’ho sempre visto come moderato e non capisco cosa c’entri con la Lega. Spero solo – dice ancora – che questo suo ingresso non comporti anche un cambio nell’impostazione politica che lo ha caratterizzato fino ad ora e che il suo ruolo istituzionale richiede”. “In queste settimane il Consiglio lombardo è investito da un pesante rimescolamento tra le varie forze politiche che sostengono Fontana – conclude Erba – In molti stanno abbandonando Forza Italia per passare alla Lega e a Fratelli d’Italia. Ennesimi giochi di potere e di palazzo”.