Il mondo del lavoro comasco accoglie il nuovo decreto che introduce il green pass per tutte le attività, ma restano dei nodi da sciogliere. Questioni che – spera chi le ha sollevate – vengano chiarite entro il 15 ottobre. “Sicuramente sono ulteriori impegni e incombenze per i datori – dice Graziano Monetti, direttore di ConfCommercio Como – ma se questo è lo strumento per poter lavorare lo accoglieremo. Sicuramente sarà utile. Attendiamo di capire come dovremo poi comportarci con i clienti o gli utenti per alcune tipologie di aziende o di uffici – aggiunge – e l’impatto dei provvedimenti sulle piccole aziende ma se questa è la modalità per lavorare in sicurezza ci si adegua” chiude Monetti.
E proprio dalle piccole imprese parte il ragionamento di Ivano Brambilla, segretario generale della Cna Lario Brianza. “Sicuramente viviamo il nuovo decreto come una soluzione e non come un problema” premette, aggiungendo però che a livello pratico qualche dubbio c’è. “Le aziende artigiane sotto i 15 dipendenti sono tante – sottolinea – servono dei chiarimenti soprattutto in materia di sospensioni e sostituzioni”.
A giudizio della Cna – nazionale e locale – il decreto sembra concepito per il lavoro che si svolge all’interno di grandi fabbriche e uffici ignorando una realtà molto più complessa e articolata delle attività economiche per questo si chiede un incontro urgente al Governo. “Abbiamo un mese davanti in cui attendiamo provvedimenti chiarificatori” chiude Brambilla