Cantiere della Variante della Tremezzina, nei prossimi giorni è atteso il verdetto del tavolo di coordinamento in Prefettura a Como per conoscere i dettagli dei lavori. L’ultima ipotesi per non chiudere al traffico la statale Regina per quattro mesi riguarda il ricorso a prolungati periodi di senso unico alternato in coincidenza con l’attivazione del cantiere di Colonno.
“Bisogna valutare con estrema attenzione questa nuova possibilità. E proprio per comprendere meglio come muoverci, ho indetto per lunedì una video conferenza con tutti i sindaci del territorio per confrontarci”. A parlare è Davide Gandola, sindaco di Colonno. “Certo ridurre la chiusura della Regina avrebbe dei vantaggi ma dall’altro canto si allungherebbero i tempi del cantiere. Insomma è necessario e urgente parlarne tutti insieme”, conclude il sindaco.
Sulla questione è intervenuta la politica del territorio comasco.
“Purtroppo si è arrivati ancora una volta in ritardo – ha sottolineato il parlamentare lariano di Fratelli d’Italia Alessio Butti – Il territorio andava coinvolto prima, molto prima. Si tratta di un modo di far pavido. Perché ragionare in segreto sulle varie ipotesi è incomprensibile. Adesso vediamo cosa ne penseranno i diretti interessati, a partire dai sindaci”.
“Quella di istituire sensi unici alternati, come annunciato in questi giorni, non è ancora un piano definitivo. Dobbiamo attendere un cronoprogramma di Anas che sia più specifico nei dettagli per trovare una soluzione che non metta in crisi il territorio e la rete viabilistica del lago di Como – dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo – Se la variante è certamente un’opera attesa e importante, non dimentichiamo che la priorità è salvaguardare la qualità della vita dei cittadini lariani che lungo la Regina vivono e lavorano”.