Un evento religioso unico che resterà nei secoli, ieri a Figino Serenza l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha presieduto il rito di consacrazione della chiesa e dell’altare della parrocchia di San Michele Arcangelo. La celebrazione è stata trasmessa in diretta su Etv.
La cerimonia, alla presenza di numerosi fedeli sia all’interno che all’esterno della chiesa, normalmente si svolge poco dopo la costruzione di una chiesa o dopo il rifacimento di un’ampia parte. Per San Michele non sono stati trovati i documenti che attestassero l’avvenuta consacrazione. I sacramenti celebrati erano tutti validi, ma occorreva – appunto – consacrare la chiesa e l’altare. Dopo i lavori di restauro, durati 10 anni, l’evento era stato organizzato nel giugno del 2020 ma a causa della pandemia è stato posticipato. Una giornata storica per la comunità ha detto monsignor Delpini ricordando anche durante l’omelia il suo legame con Figino.
La lunga diretta televisiva ha portato nelle case dei telespettatori i momenti solenni di questa cerimonia, tra questi la deposizione delle reliquie dei Santi collocate nell’altare, altare che poi è stato unto con il Crisma a significare che il luogo e la comunità che vi si riunisce appartiene a Dio. Successivamente l’incensazione dell’altare stesso, della chiesa e del popolo. Quindi l’accensione dell’illuminazione – rimasta spenta fino a questo punto – a ricordare che Cristo è luce. Nel finale poi è stata scoperta l’epigrafe a memoria di questa giornata storica.
I fedeli presenti ieri e coloro che visiteranno i fedeli che visiteranno la chiesa di San Michele Arcangelo per tutto il mese fino al 12 ottobre otterranno l’Indulgenza Plenaria.