La nuova stazione unica di Camerlata senza un parcheggio, se non entro la fine dell’anno in corso e salvo intoppi, già di per sé potrebbe far discutere. Sono ormai quotidiane le proteste di pendolari alla ricerca disperata di posti auto e residenti che si vedono i mezzi lasciati in sosta ovunque, specialmente nell’area intorno all’adiacente scalo delle Nord di Camerlata.
Lo scorso 30 agosto il settore competente in Comune, rispondendo a un’interrogazione sul tema del consigliere comunale del Pd, Gabriele Guarisco ribadiva che “alla data odierna non sono pervenute segnalazioni di criticità relative all’utilizzo del parcheggio di via Scalabrini, (quello in prossimità delle Nord appunto), a seguito dell’apertura della stazione unica”. Anche se i fatti negli ultimi giorni stanno dimostrando il contrario con continue segnalazioni di disagi. “E non si dica che era fine agosto perché io stesso ho diverse segnalazioni di residenti che si lamentano – spiega Guarisco – Prevedere un simile intervento senza parcheggio o con una data ipotetica mi pare assurdo. Anche perché mancano pochi mesi alla fine dell’anno e ci sono diverse aspetti da tenere in conto”.
L’intervento è costato 6 milioni di euro ed è stato realizzato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane), con un cofinanziamento di Regione Lombardia.
Polemico per la situazione che si è venuto a creare anche il consigliere comunale Alessandro Rapinese. “Ennesima dimostrazione di incapacità nel gestire operazioni di un certo rilievo. Avere uno scalo simile senza, allo stesso momento, posti auto adeguati, ha dell’incredibile”.
Ci si si chiede perché il Comune, in attesa della realizzazione del parcheggio ufficiale, non utilizzi altre aree presenti in zona “come quella di via Vandelli che dal 2018 è di proprietà comunale per creare posti auto così da allentare la pressione”, conclude ancora Guarisco. Pressione che ormai, giorno dopo giorno, sta diventando sempre più forte sulla zona di Camerlata.