Il Comune di Como pubblica il bando per gli eventi di Natale 2021: il valore della concessione è un milione e 145mila euro, con disponibilità delle aree cittadine per una durata di 35 giorni. Nel caso in cui i candidati idonei fossero più di cinque, scatterebbe il sorteggio.
Ma secondo le critiche del consigliere di opposizione Alessandro Rapinese, questo rischio non esisterebbe: tutt’altro. Anzi, il bando sarebbe costruito in modo scontato e non favorirebbe una concorrenza o l’ingresso di nuovi soggetti nel Natale comasco.
Tra i requisiti per partecipare, infatti, si deve – testualmente – aver “eseguito con esito positivo nel quadriennio antecedente la data di scadenza del termine per la presentazione delle offerte (16 settembre) un servizio analogo a quello oggetto della presente procedura della durata continuativa di almeno 30 giorni, per un valore non inferiore a 800mila euro in favore di un Ente locale avente una popolazione non inferiore a 70mila abitanti”.
In pratica, l’eventuale soggetto partecipante avrebbe dovuto organizzare qualcosa di molto simile alla Città dei Balocchi negli ultimi quattro anni, escluso il 2020 condizionato dal Covid.
A puntare il dito contro il bando natalizio, come detto, è il consigliere comunale Alessandro Rapinese (Lista Rapinese Sindaco), secondo il quale le condizioni dettate dal Comune non favorirebbero la concorrenza o la partecipazione di nuovi soggetti. “Il bando del Comune sembra quasi scontato – dice – Ho da sempre indicato come possibile alternativa lo spacchettamento e la suddivisone per competenze ad attori diversi. E’ l’unica azione che può garantire eventi natalizi anche in futuro qualora uno degli organizzatori si stancasse di organizzarli”. “Mi spiace per come sia andata anche quest’anno – conclude Rapinese –. Siamo di fronte a un bando che non favorisce una selezione, ma tende a legittimare i soliti –organizzatori della kermesse”.