Il green pass “esteso” è al centro dell’agenda del governo. Si apre una settimana cruciale, entro giovedì è attesa la decisione su quali settori saranno interessati, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, riunirà la cabina di regia poi sarà varato il decreto con le novità.
La strada sembra segnata: entro un mese l’obbligo di certificato verde sarà allargato ad altre categorie del pubblico impiego, oltre la scuola, e ad ottobre potrà essere necessario anche per chi lavora in bar e ristoranti e in altre attività dove è già richiesto per i clienti come gestori di piscine e palestre.
Lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto nelle scorse ore sul tema in modo netto, ribadendo che il vaccino è un dovere civico e morale.
Ha definito il green pass una “patente di libertà” il ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a margine dei lavori dell’ultima giornata del Forum Ambrosetti di Cernobbio. Il certificato – ha spiegato – “ti apre alla vita al lavoro e alla socializzazione. Cosa accadrà nei prossimi giorni lo ha detto il presidente Draghi affermando che intende estendere il green pass. Io – ha precisato il ministro Brunetta – lo estenderei a tutto il mondo del lavoro, sia pubblico che privato”.
Sul tema non si placa il botta e risposta politico.
Dal canto suo Matteo Salvini (che incontrerà Draghi in questi giorni) continua ad opporsi e lo ha ribadito anche a Como nei giorni scorsi. “La Lombardia è la regione che vaccina più di tutte in Italia, senza costrizioni ma per libera scelta – ha specificato il leader della Lega – vogliamo offrire salute e sanità senza obblighi”.
Sempre da Cernobbio sul tema era intervenuto anche il segretario del Pd, Enrico Letta. “Sono fiducioso che il presidente del consiglio troverà la giusta soluzione per far sì che ci sia l’estensione massima possibile ma in una logica di buon senso e senza eccessive forzature – ha spiegato il numero uno dei democratici”.