“Oltre 7 pazienti su 10 tra quelli ricoverati al Sant’Anna non sono vaccinati. I casi di no vax convinti sono rarissimi, nella maggior parte dei casi prevalgono confusione e disinformazione. Per questo l’appello è sempre lo stesso, vaccinatevi e, se avete dubbi, rivolgetevi a medici e professionisti qualificati”.
Luigi Pusterla, primario del reparto malattie infettive del Sant’Anna di San Fermo, al momento deve occuparsi di 18 malati Covid, 5 con il casco dell’ossigeno. “Il più giovane ha 54 anni, il più anziano 93 – dice -. Oltre il 70% non ha la copertura vaccinale. Le persone già vaccinate che sono in ospedale nella stragrande maggioranza dei casi sono anziani che hanno anche altre patologie e devono quindi essere tenuti sotto controllo oppure spesso pazienti che vengono ricoverati per altre patologie e risultano positivi al Covid, senza però avere sintomi importanti legati al virus. E’ noto che c’è una piccola percentuale di vaccinati che non risponde all’iniezione, ma in generale le persone protette, in caso di contagio non hanno un’evoluzione grave della malattia”.
Il primario del Sant’Anna è convinto che, tra i non vaccinati, prevalga la confusione. “No vax convinti non ne ho incrociati – dice – Chi non ha fatto il vaccino generalmente è solo confuso e disinformato, magari ha cercato notizie in rete e non ha parlato con un professionista. Bisogna fidarsi delle persone competenti”. “I più – aggiunge – una volta in ospedale si rammaricano, si rendono conto di quale sia davvero la situazione e si rendono conto di aver sottovalutato i rischi”.
“Il vaccino è l’unica arma che abbiamo – conclude Pusterla – In Lombardia l’adesione alla campagna è davvero elevata e seriamo dunque di non doverci trovare a fronteggiare di nuovo numeri drammatici”.