“L’inizio dei lavori per il Palazzetto dello Sport non potrà avvenire prima del 2024. Abbiamo chiesto a Regione Lombardia di poter utilizzare i fondi a disposizione per finanziare il progetto definitivo e quello esecutivo”. Sono le parole che arrivano dall’assessore ai lavori Pubblici del Comune di Como, Pierangelo Gervasoni, intervenuto ieri sera in consiglio comunale dopo le richieste di chiarimento presentate da alcuni consiglieri. Una risposta – quella rilasciata dall’assessore – che lascia trasparire come anche lo stesso sia scettico di poter ottenere i fondi necessari – 11 milioni precisamente –per la realizzazione del nuovo palasport dalle alienazioni messe a bilancio.
Resta invece da capire se il contributo previsto dal Patto della Lombardia, ossia da Regione, per circa 3 milioni e mezzo di euro possa essere speso per la fase progettuale della struttura sportiva. “Si tratta di tempi molto lunghi non dettati da noi – ha sottolineato ancora Gervasoni – il progetto del Palasport prevede un concorso internazionale, difficile pensare di accelerare i tempi e di arrivare al cantiere prima del 2024”, ha concluso.
Piano alienazioni, mancano alcuni documenti
Intanto sul fronte più caldo della polemica, ossia la vicenda che riguarda il finanziamento del nuovo Palasport, dei 14 milioni e mezzo totali per la realizzazione circa 11 milioni andrebbero infatti recuperati dal piano alienazioni e più nel dettaglio 9 milioni dalla vendita dell’immobile di via Tommaso Grossi (Ex-orfanotrofio), da tempo invano offerto al mercato.
Ieri, in consiglio, sono emersi ulteriori dettagli non trascurabili. L’assessore al Patrimonio, Francesco Pettignano ha fatto sapere che per la vendita dell’ex orfanotrofio mancherebbero all’appello dei documenti. “Per le alienazioni servono la regolarizzazione catastale, l’attestazione di prestazione energetica e, per quanto riguarda gli immobili vincolati, quale l’ex orfanotrofio di via Grossi, l’acquisizione della verifica dell’interesse culturale a opera della Soprintendenza”, ha spiegato l’assessore aggiungendo: “È stata avviata la procedura per l’affidamento degli incarichi finalizzata alla questioni catastale e di attestazione di prestazione energetica ed è già stata inviata alla soprintendenza la richiesta di pronunciamento di interesse culturale al fine dell’alienabilità. I tecnici della Soprintendenza hanno effettuato un sopralluogo il 12 maggio 2021 ma siamo ancora in attesa di riscontro. Gli uffici non appena possibile espleteranno le procedure di gara”.
La parte più cospicua del finanziamento per il nuovo palasport è di fatto legata alla vendita dell’immobile di via Tommaso Grossi, ma la documentazione per l’alienabilità ancora manca.