Contagi e incidenza in lieve risalita nel territorio comasco. Il bollettino settimanale dell’Ats Insubria indica un segno più nei principali indicatori che fotografano l’andamento della pandemia, anche se si tratta al momento di aumenti ancora contenuti e fortunatamente lontani dai livelli di allarme.
Nella settimana dal 27 agosto al 2 settembre complessivamente sul territorio comasco che fa riferimento all’Ats Insubria sono stati accertati 199 nuovi casi rispetto ai 177 del monitoraggio precedente. L’incidenza, il numero di positivi ogni 100mila abitanti, sale da 30 a 34, comunque lontano dai livelli di allarme. La situazione peggiore resta quella della zona del medio Lario, dove questo parametro è a quota 75, ben al di sopra della media riscontrata nelle altre zone della provincia. Il dato migliore è quello di erba con 21, seguita da Como e Cantù e Mariano Comense con 27.
I contagi restano concentrati nella fascia più giovane della popolazione. Solo un positivo su 10 ha più di 64 anni, mentre la quota maggiore riguarda le persone tra i 25 e i 49 anni. Elevata anche l’incidenza tra i minori di 18 anni mentre sono in calo i contagi tra i 18 e i 24 anni. Segno più anche per i nuovi casi riscontrati nella fascia tra i 50 e i 64 anni, ovvero quella in cui si concentrano i maggiori timori degli esperti perché proprio in questa categoria i non vaccinati hanno il rischio maggiore di complicanze in caso di Covid.