Il futuro del palazzetto di Muggiò dipende dalla vendita degli immobili comunali. Dei 14 milioni e mezzo totali per la realizzazione del nuovo palasport circa 11 milioni andrebbero recuperati dal piano alienazioni 2021. Una scommessa tutt’altro facile da vincere visto che nel piano figurano immobili invenduti da anni, come l’ex orfanotrofio tra via Tommaso Grossi e via Dante.
Apprendere la notizia è stata una doccia gelata per il mondo dello sport, i comaschi e perfino per l’opposizione a Palazzo Cernezzi.
“Negli ultimi quattro anni siamo stati convocati più volte come società sportive e come consulta per dare suggerimenti su come progettare il palazzetto. Sembrava che fosse già tutto a bilancio e che mancasse solo il progetto – ha spiegato Guido Corti, presidente della Comense e rappresentante delle società degli sport di squadra nella Consulta dello Sport del Comune di Como – Ora questa notizia mi giunge inaspettata, spero che tutto non dipenda veramente solo da queste risorse”.
“Come sportivo sono arrabbiato e indignato – ha detto Niki D’Angelo, delegato provinciale del Coni – E’ vero che il progetto è cambiato, negli ultimi mesi, ma questi numeri la giunta Landriscina li conosce dall’inizio del suo mandato. Possibile che in quattro anni non si sia capito come recuperare gli altri fondi necessari?”.
L’opposizione a Palazzo Cernezzi è pronta a dare battaglia in aula domani sera.
“Sono progetti che si trascinano da prima dell’inizio di questa amministrazione. Assurda l’idea di fondare buona parte del finanziamento oltre i soldi della regione sulla vendita degli immobili – dice Stefano Fanetti, capogruppo del Pd – Il finanziamento dell’opera è solo sulla carta. Sono molto perplesso sulla volontà dell’attuale amministrazione di voler andare avanti con Palasport”.
“Questa amministrazione non ha intenzione di completare il progetto, ma di lasciare tutto in mano a chi verrà dopo – dice Fabio Aleotti dei M5S- Non si otterranno mai 11 milioni di euro da immobili comunali in vendita da anni e poco appetibili al mercato. Quindi emerge la non volontà di fare un progetto sul palasport di Muggiò”, conclude.
“La variazione del bilancio finanziario, che pure contiene alcuni importanti interventi nell’interesse della città, ha un occhio evidentemente rivolto alle prossime elezioni – dice Vittorio Nessi capogruppo di Svolta Civica – per le quali si vuol far credere, sin da ora, che l’amministrazione intenda affrontare e risolvere il degrado del Palazzetto di Muggiò. Tentativo puerile che sarà, mi auguro, giudicato con serietà dagli elettori”.
Lapidario il commento del consigliere Alessandro Rapinese, lista Rapinese Sindaco: “Sul palazzetto di Muggiò l’amministrazione sta prendendo in giro i comaschi e anche i cittadini lombardi, perché in ballo ci sono anche i soldi di Regione”.
Ma a chi serve il palazzetto alle società fuori comune vedesi gestione Palasampietro quali società ne fanno uso ricordiamoci che si paga euro 10.00 orarie credo.
Che società abbiamo a Como di un certo spessore e poi chi gestisce un impianto di quella portata e siamo sicuri di dover Pol pagare tariffe così basse. Faccio 2 osservazione che da anni lo dico 1* mettiamo in sicurezza le palestre che abbiamo non una a norma ragazzi.
Gestiamo con ordine il palasampietro visto che secondo me il Comune di Casnate non è in grado di gestire.
Le risorse che abbiamo mettiamo in sicurezza le palestre.
Non dico altro sono vecchio ma tengo ancora tanto entusiasmo. Scusate.