Minacciato, malmenato, costretto a prelevare soldi al bancomat per consegnarli ai suoi aguzzini e addirittura sequestrato nella loro abitazione in attesa dell’apertura della banca dopo che la sua carta era stata bloccata dalla cassa automatica. E’ finito con l’arresto di due fidanzati ventenni residenti a Porlezza l’incubo di un 22enne del paese affacciato sul lago di Lugano, da mesi vittima delle violenze e dei ricatti dei giovani ora in cella al Bassone.
L’operazione dei carabinieri di Porlezza è scattata nella mattinata di sabato scorso, quando finalmente la vittima ha trovato la forza di chiedere aiuto. Nella tarda serata di venerdì, il 22enne era stato avvicinato dai due ventenni, un giovane di origine turca già noto alle forze dell’ordine e la fidanzata.
I due hanno costretto la vittima, minacciandola, a seguirli allo sportello bancomat, a prelevare consegnando poi a loro i soldi. La carta del ragazzo però si è bloccata e i due aguzzini non hanno esitato a portare la vittima a casa loro costringendola a passare lì la notte per poi andare in banca la mattina successiva. Una volta allo sportello, il 22enne ha finalmente trovato la forza di chiedere agli impiegati dell’istituto di credito di chiamare i carabinieri, spiegando ai militari dell’Arma cosa stesse accadendo.
Immediato l’intervento dei carabinieri, che hanno arrestato i due ventenni in flagranza con l’accusa di tentata estorsione. L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Simona de Salvo. Ai due sarebbero contestate anche le accuse di sequestro di persona finalizzato alla rapina e all’estorsione. Sono in carcere al Bassone in attesa dell’interrogatorio di convalida. In base a quanto ricostruito, da mesi il 20enne estorceva denaro alla vittima, con minacce e violenze. Il 22enne era terrorizzato dal suo aguzzino e non aveva mai trovato il coraggio di denunciare quanto subiva.