Provenivano sì dal Regno Unito, ma non erano affatto inglesi le 1700 tazze in porcellana, sequestrate dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Como risultate essere fabbricate in Thailandia.
Dichiarazioni in contrasto
Sottoposte a controllo, le tazze apparivano con le diciture “Made in Great Britain” e “Prodotto nel Regno Unito”, in contrasto con quanto riportato nella dichiarazione doganale e sui documenti di accompagnamento. Dalle indagini svolte è stato accertato che le tazze erano in realtà prodotti thailandesi che, una volta importati nel Regno Unito, venivano decorati a stampa con l’aggiunta del “brand” e del “made in…”.
La segnalazione anche alla Camera di Commercio
Le tazze esaminate sono state dunque sarebbero state presentate ai possibili acquirenti con informazioni contrarie alle norme del Codice del Consumo (Decreto legislativo n. 206 del 2005) che stabiliscono precisi obblighi informativi per la sicurezza del cittadino consumatore. Dell’irregolarità è stata interessata la locale Camera di Commercio, autorità con potestà sanzionatoria nei casi di specie, per le iniziative di competenza.