Il consiglio dei ministri ha approvato lo stato di emergenza per i danni subiti dalle province di Como, Varese e Sondrio durante l’alluvione di luglio.
Questa mattina Chiara Braga e Debora Serracchiani, deputate del Partito Democratico, avevano anticipato che nel pomeriggio sarebbe arrivata la firma. E la firma è arrivata, nel consiglio dei ministri.
“Sono soddisfatto per la dichiarazione dello stato di emergenza per Como, Varese e Sondrio – commenta il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti -. Arriva quel giusto sostegno, sul quale mi ero personalmente impegnato, alle popolazioni che hanno subito ingenti danni causati dal maltempo. Ora però serve mettere mano a tutte quelle opere necessarie per la prevenzione”. Il consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per dodici mesi, e per i primi interventi è stato disposto uno stanziamento di 3 milioni di euro.
“Il governo ha risposto in tempi rapidi e mantenuto l’impegno che aveva preso sul territorio – aggiunge la deputata dem Chiara Braga – questi primi tre milioni ovviamente non sono sufficienti a riparare tutti i danni, ma servono a dare una prima risposta, pur sapendo che bisogna lavorare tanto anche sulla prevenzione”.
Commento prudente invece dalle fila dell’opposizione. Scrive Alessio Butti, deputato lariano di Fratelli d’Italia: “Un primo provvedimento sullo stato di emergenza per Como, Varese e Sondrio è passato in consiglio dei ministri, ma attendo di leggere il testo per capire se corrisponda alle nostre richieste”.
Soddisfazione infine dalla Lega, con una dichiarazione del sottosegretario Nicola Molteni, sottoscritta dai parlamentari lariani e dai leghisti comaschi in Regione: “Un attestato di necessaria e doverosa attenzione da parte del Governo per il nostro territorio e per i Comuni gravemente colpiti dagli eventi alluvionali”.