Una spedizione punitiva nei confronti dell’ambulatorio che aveva sterilizzato il loro gatto. Animale che, nei giorni successivi, si era ammalato ed era morto.
La reazione di due fratelli di Inverigo – lui 20enne, arrestato e portato al carcere Bassone, lei 17enne, segnalata al tribunale dei Minori – è stata a dir poco spropositata: irruzione nell’ambulatorio che aveva preso in carico il gatto, pestaggio della presunta responsabile (costretta ad andare all’ospedale con 21 giorni di prognosi), incendio dell’auto e lancio di sassi contro il marito che era intervenuto a difesa della donna.
L’elenco delle accuse è lunghissimo: incendio, deturpamento e imbrattamento di cose altrui, minacce, lesioni, danneggiamento, stalking e, anche ricettazione, poiché nel corso di una perquisizione è stato trovato uno scooter rubato con la targa modificata. All’assurda spedizione punitiva avrebbe preso parte anche il padre dei due fratelli, un 60enne, che avrebbe accompagnato i figli sul luogo degli agguati con il furgone. I fatti sono avvenuti a Cantù nella giornata del 16 agosto.
Il pm Antonia Pavan, al termine di una indagine lampo dei carabinieri della stazione di Cantù, ha chiesto al giudice delle indagini preliminari di Como Francesco Angiolini la concessione della custodia cautelare in carcere a carico del 20enne, misura che è stata eseguita la scorsa notte. Il ragazzo è stato portato al Bassone in attesa dell’interrogatorio. La sorella è stata segnalata (e denunciata) alla procura dei Minori mentre il padre è stato indagato a piede libero.