Il ministro alla Sanità svizzero, Alain Berset è stato perentorio: “Attualmente, la situazione è sotto controllo, ma il numero di contagi continuerà ad aumentare nel prossimo futuro”.
Da fine giugno infatti la curva delle infezioni è cresciuta e secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), i test risultati positivi al Covid-19 sono stati 2.097(15 giorni fa erano stati 800).
“La Svizzera non sfuggirà a una quarta ondata di coronavirus -ha detto il ministro- sarà comunque diversa dalle tre precedenti” ha aggiunto.
Da considerare comunque, è anche il contesto in cui la possibile nuova emergenza si potrà verificare. Ovvero un contesto dove il tasso di vaccinazione delle persone più a rischio e delle generazioni più anziane è superiore all’80%. La campagna d’immunizzazione deve comunque procedere senza rallentamenti per coinvolgere in particolare anche gli under 50 e raggiungere un numero sempre screscente di popolazione.
Riguardo invece alla possibilità di dover ricorrere a una terza dose di richiamo anti Covid per arginare la diffusione del virus e proteggere i più fragili, il ministro ha specificato che “è certo è che questa decisione non sarà presa dalle aziende farmaceutiche”, ha detto sottolineando che il Consiglio federale esaminerà attentamente la questione con gli specialisti. Una terza iniezione potrebbe essere utile, soprattutto per gli anziani.