Il prefetto di Como, Andrea Polichetti si è confrontato con una crisi senza precedenti. I dissesti idrogeologici che hanno interessato il Lago di Como hanno reso ancora più evidente il nuovo scenario di rischio che riguarda il territorio e impone un lavoro comune su vari fronti.
“Rispetto al rischio idrogeologico noi dovremo potenziare le azioni preventive” ha spiegato il prefetto, “e anche pensare a nuove modalità di emergenza per dare risposte ancora più puntuali qualora questi eventi si dovessero ripresentare sul territorio”. Dove l’emergenza maltempo non è ancora finita infatti, è in quei paesi che continuano fare i conti con i danni che ha provocato. Proprio per questo, il prefetto ha specificato di essere ancora in una “fase emergenziale” quella in cui la prefettura è infatti impegnata “per la messa in sicurezza delle persone e nei primi interventi sulle infrastrutture che hanno riportato i danni”.
È stato sempre il prefetto Polichetti che si è congratulato con gli enti per la sinergia dimostrata nel rispondere prontamente all’emergenza maltempo, a sottolineare invece quanto la collaborazione sia mancata sul fronte viabilità. “E’ un aspetto critico del territorio” ha spiegato aggiungendo che in questo contesto “i soggetti che ordinariamente provvedono a tenere la manutenzione delle strade e quindi fanno interventi e aprono cantieri, in futuro dovranno raccordarsi dal punto di vista informativo molto di più rispetto al passato. Per cui la notizia di aprire un cantiere dovrà essere messa a fattor comune tra tutti questi soggetti molto tempo prima rispetto a quanto avviene oggi”.
Intanto, per quanto riguarda i lavori sull’A9 che hanno provocato varie ricadute sulla circolazione e nel giorno in cui termina l’obbligo per i mezzi pesanti di deviazione verso il centro città, il prefetto ha sottolineato che in alcuni casi i disagi sono collegati alla messa in sicurezza delle infrastrutture, opere che quindi non possono più attendere.