Il potenziamento dell’assistenza territoriale è il punto cardine della proposta di revisione della Legge regionale della sanità, presentata dal presidente della Regione Attilio Fontana e dall’assessore al Welfare Letizia Moratti. Approvato dalla giunta, il documento è pronto ora per l’esame del consiglio regionale.
L’attenzione alla medicina territoriale si dovrebbe concretizzare nella realizzazione di 216 Case della comunità, 100 Distretti, 64 ospedali di comunità. “Questa nuova organizzazione – ha detto Fontana – sarà possibile grazie a un’inversione di tendenza del governo che è tornato ad investire in sanità. Con questo provvedimento inizia una nuova fase”.
Cruciali anche il potenziamento del personale e la creazione di una rete per la ricerca “La nostra attenzione va alla cura della persona, rafforzando l’attività territoriale – ha detto Letizia Moratti – L’obiettivo è accompagnarla nella prevenzione, nella cura e nella riabilitazione. Ciò deve avvenire in un percorso qualificato che non preveda vuoti”.
Il rapporto pubblico privato
La proposta di revisione della legge regionale si basa anche sulla libertà di scelta, sul rapporto tra pubblico e privato, ovvero sull’integrazione all’interno del sistema sanitario regionale dell’offerta sanitaria e socio-sanitaria delle strutture pubbliche e delle strutture private accreditate e sul raccordo tra mondo produttivo, università e ricerca scientifica.
I tempi
“Abbiamo fissato anche tempi e risorse certi – ha detto ancora Moratti – Entro 90 giorni saranno istituiti i distretti e nominati i direttori. Entro sei mesi sarà costituito il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive. Gli ospedali di comunità saranno 26 nel 2022, 19 nel 2023 e altrettanti nel 2024. Entro tre anni sarà completato il potenziamento della rete territoriale. La proposta assegna un ruolo importante a Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di libera scelta, alla telemedicina, alla formazione, alle università e alla ricerca”.