Fino a nove mesi di attesa dall’esame di teoria alla pratica, oltre un anno per ottenere la patente di guida. Un’odissea che coinvolge quasi 6mila comaschi che attendono l’agognato documento per salire in sella a una moto o mettersi al volante dell’auto.
“I dati aggiornati alla fine di giugno parlano chiaro: sono 5934 i comaschi che aspettano di fare l’esame della patente con un tempo di attesa di più di otto mesi – attacca Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico – Siamo davanti a una situazione intollerabile per migliaia di ragazze e ragazzi comaschi che vanno ascoltati e aiutati”.
“Alla base del problema sta la scarsità di organico della motorizzazione civile di Como che non permette la gestione delle domande – aggiunge Orsenigo – Regione Lombardia si impegni per risolvere il problema in stretta collaborazione con le altre istituzioni. C’è una mozione che impegna la giunta a favorire l’assunzione di personale attingendo dalle altre graduatorie della pubblica amministrazione. La Regione traduca rapidamente in impegno reale quanto contenuto nel documento”.
Il segretario dell’Unasca
“La pandemia ha peggiorato una situazione già critica legata alla mancanza di personale in motorizzazione, sia per la gestione dell’ordinario sia per gli esami – conferma Stefano San Romè, segretario provinciale dell’Unasca, l’Unione Nazionale Autoscuole – Quasi seimila comaschi aspettano di fare l’esame e la maggior parte ha già avuto la proroga del foglio rosa. Ora con il prolungamento dello stato di emergenza potrebbero anche aumentare le persone in questa situazione, soprattutto per l’esame pratico. L’attesa è di 8-9 mesi e non riusciamo a garantire la seconda prova in caso di bocciatura”.
“Fortunatamente c’è qualche spiraglio – aggiunge San Romè – Ho appena incontrato il nuovo direttore della motorizzazione Vincenzo Valenti, con il quale c’è una grande collaborazione. L’auspicio è che a breve ci possano essere nuove assunzioni e la situazione possa migliorare”.