Appello urgente dell’Avis: “serve sangue”, mancano 300 donazioni di sangue rispetto alla media del periodo di luglio sul territorio di Como e Varese.
“Questa carenza di solito si evidenziava verso metà, fine agosto -spiega Luca Frigerio, direttore sanitario Avis provincia di Como-, invece quest’anno già da maggio la situazione è piuttosto preoccupante, e con questo trend si rischia nelle prossime settimane di vedere che gli ospedali debbano interrompere alcuni interventi chirurgici proprio per la carenza di sangue.”
Nel Comasco sono numerosi i casi di donatori che hanno disdetto l’appuntamento o non si sono presentati, “Como -continua il dottor Frigerio- è la città in Lombardia con il minor numero di donatori per mille abitanti, siamo a 17,4 donatori per mille abitanti. Se vogliamo fare una differenza con Lecco, che ha un altro dipartimento, ma che è un territorio simile al nostro, Lecco ha 42,3 donatori per mille abitanti. Una differenza abissale tra Lecco e Como, e questo incide molto nella programmazione con gli ospedali. La nostra sensazione è che ci sia in questa fase una certa disaffezione al problema delle donazioni magari legate alla paura del Covid, a chi non ha ancora fatto le due dosi di vaccino. C’è un po’ di preoccupazione quindi alcuni donatori non se la sentono di andare in ospedale di fare questo tipo di attività, che peraltro nei centri trasfusionali è assolutamente sicura”.
Il calo delle donazioni è stato segnalato in tutti i 9 dipartimenti della regione, “C’è un’urgente necessità di sangue, l’invito però è, se non si è già donatori iscritti all’Avis o alla Croce Rossa, ma si vuole diventare donatori, di non presentarsi direttamente agli ospedali ma di presentarsi alle sedi Avis o Croce Rossa più vicine” conclude il direttore sanitario provinciale dell’Avis.